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PsicoLetturificio incontra Henry Jekyll da Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Henry Jekyll psicoletturificio

Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, di Robert L. Stevenson fu pubblicato nel 1885 ottenendo subito un grande successo. La storia raccontata da Stevenson è la metafora dell’eterna lotta tra bene e male: da una parte Henry Jekyll, medico, uomo per bene, dall’altra Edward Hyde, uomo misterioso e senza scrupoli.

Di seguito, abbiamo immaginato che Henry Jekyll affrontasse una seduta di terapia dallo psicologo riflettendo sulla sua condizione e sui cambiamenti in atto.




Buongiorno Sig. Jekyll, lei è un collega, se ho capito bene… un medico… cosa la porta qui da me, si tratta di un consulto?

Buongiorno Dottoressa L., le sono grato di avermi ricevuto. Si, ha ben capito sono un medico, anche piuttosto noto nella mia città. Son venuto da lei all’insaputa di tutti. Sa, non vorrei che i miei pazienti e gli amici si preoccupassero per il mio stato di salute o si facessero strane idee su di me. Ma qualche giorno fa è accaduto qualcosa che mi ha profondamente turbato e da allora non riesco più a vivere la mia vita tranquillamente. Si tratta dell’omicidio del Signor. Carew, probabilmente ne ha sentito parlare. La notizia è rimbalzata su tutti i giornali della città e ci ha colpiti per la brutalità del delitto. Un uomo ucciso in mezzo alla strada con una tale ferocia, una rabbia sovrumana. Pover’uomo è stato ritrovato riverso in strada, straziato dai colpi di bastone e dai calci..


Comprendo: lei è visibilmente scosso dall’accaduto. Ci sono eventi delle vita che possono sconvolgere il nostro equilibrio in vario modo, e molto dipende da quanto ci sentiamo coinvolti nelle vicende. Mi racconti in che modo sente la vicinanza a questo fatto.

Dottoressa non è facile da spiegare la mia situazione. Questa vicenda mi ha turbato più del necessario. Sa, io conosco un uomo…il suo nome è Edward Hyde. Non è particolarmente apprezzato in città per i suoi modi, diciamo burberi e poco conformi alla norma..lo conosco già da qualche tempo, tutti parlano di lui come di un uomo inquietante, odioso, meschino, ma io lo trovo interessante, affascinante perché così diverso da me. Le racconto tutto questo perché ho uno strano presentimento, un timore inspiegabile che mi spinge a pensare che quest’uomo possa avere qualcosa a che fare con l’omicidio del povero Danvers Carew. Mi vergogno quasi ad accusarlo di un tale gesto, ma so che queste cose rimarranno tra noi..non vorrei mai che accadesse qualcosa di brutto al Signor Hyde.


Mi descriva meglio questa persona, il Sig. Hyde, come si intromette esattamente nella sua vita? Riesce a mantenere da lui la distanza che vorrebbe?

Ho conosciuto il Signor Hyde diverso tempo fa. Mi diletto a fare spesso degli esperimenti in laboratorio e una sera ho fatto la sua conoscenza… se così si può dire. È un uomo dall’aspetto strano, eppure non riesco a trovare in lui niente fuori dall’ordinario. Nossignore…non sono in grado di descriverlo e non è per mancanza di memoria, perché anche in questo momento ce l’ho davanti agli occhi. Le posso dire che è talmente affascinante, diverso da me. Come le ho già detto prima, io Dottoressa tendo a mantenere un certo rigore nella vita, a mostrare l’immagine dell’uomo per bene, il professionista, il conoscitore d’arte agli occhi di tutti coloro che mi circondano. Nascondo alle persone tutti i miei piaceri, le mie particolarità, Edward Hyde invece no. I suoi piaceri a volte appaiono sconvenienti e mi stupisce la sua depravazione e… [improvvisamente il Dottor. Jekyll sembra cambiare espressione, il viso si contorce, la voce diventa più rauca, le spalle si incurvano]. La mia depravazione razza di idiota?? Cosa ne sa il tranquillo Jekyll di depravazione, euforia nel commettere qualcosa di inconfessabile? Dottoressa ma che piacere…mi presento. Il mio nome è Edward Hyde!! Soltanto un piccolo, debole, miserevole uomo come Henry Jekyll poteva rivolgersi ad uno strizzacervelli!! MALEDIZIONE!! Così verrà fuori tutto!!


Henry Jekyll e Edward Hyde capisco, adesso la sua situazione mi è notevolmente più chiara, credo che sia opportuno avviare subito un percorso…

Mi dispiace Dottoressa, ma io devo lasciarla..a mai più rivedersi..



Commento Dr. L

Il Dr. Henry Jekyll si presenta da me in gran segreto e ci tiene a precisare questo dettaglio fin dall’inizio. L’apparente motivo con il quale sembra voler giustificare tale segretezza non mi convince. Mi riporta dunque un fatto di cronaca, recente e ben conosciuto: l’uccisione cruenta e brutale di un uomo, a calci e colpi di bastone. La notizia, a cui la stampa aveva dato grande attenzione, lo ha particolarmente turbato, direi forse addirittura terrorizzato in maniera oggettivamente esagerata. Ho tentato quindi subito di approfondire la questione indagando le sue motivazioni. L’uomo mi è sembrato particolarmente scosso e travagliato dalla vicenda fino quasi a poterne mostrare i segni sul viso, che mi è apparso debole e sciupato, e questo mi conferma la necessità di indagare ulteriormente. In effetti il Dr. Jekyll mi confessa di sapere -forse- chi possa essere il colpevole del terribile omicidio, e me lo descrive come un personaggio molto particolare, che sembra al contempo conoscere e non conoscere affatto. Inoltre, è palpabile dalle sue parole che è affezionato a questo individuo, anche se traspare la sua volontà a prenderne le distanze. Una cosa è certa, sento molta ambiguità quando Henry Jekyll mi parla di questo Sig. Hyde. Tutto si spiega nei concitati minuti successivi alla descrizione, quando il presunto Sig. Hyde sembra prendere parola e letteralmente rubare la scena al Dr. Jekyll. Proprio davanti a me è il Sig. Hyde a parlare e a svelare la sua natura, non appena Jekyll inizia a descrivere la depravazione del primo. La ribellione del suo doppio non tarda a manifestarsi, e dal momento che a quel punto a me appare tutto evidente e chiaro, a lui – Jekyll/Hyde – non resta che dileguarsi in tutta fretta, sentendosi scoperto. Non so dire se quest’uomo tornerà o no qui in studio, nonostante il mio invito. La situazione mi è apparsa già molto compromessa. Il quadro clinico di un disturbo dissociativo della personalità è evidente. Sarebbe necessario approfondire e rileggere meglio certi concetti ed eventi solo accennati inizialmente da Jekyll, come ad esempio la natura dei suoi esperimenti, ed anche i suoi timori e i tentativi di arginare questo suo doppio. Non resta che aspettare.


Disturbo dissociativo dell’identità
Il Disturbo dissociativo dell’identità (DID- Dissociative Identity Disorde) è uno dei disturbi di dissociazione classificato dal DSM (Manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali) a partire dal 1994 ed è identificato da specifici criteri. Il sintomo principale è la presenza di “almeno due distinte identità che assumono il controllo della personalità” con concomitante importante perdita di memoria e fuga dissociativa (allontanamento dal proprio ambiente con difficoltà a ricordare il passato). Ad esso si associano molto frequentemente l’uso/abuso di sostanze e, più raramente, altre manifestazioni sintomatiche come epilessia, ansia e disturbi dell’umore. Le cause sarebbero da ricercarsi in traumi della prima infanzia unite ad una naturale predisposizione alla dissociazione di ricordi e/o esperienze.

Redazione Letturificio
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