BIOGRAFIE D'AUTORE

Edgar Allan Poe: vita e curiosità del maestro dell’orrore
Edgar Allan Poe

La giovinezza turbolenta

Edgar Poe nasce il 19 gennaio 1809 a Boston, Massachusetts, figlio di Elizabeth e David Poe, entrambi attori itineranti sempre alle prese con problemi finanziari. Quando Edgar ha soli tre anni i suoi genitori muoiono lasciando lui e i suoi fratelli, Rosalia e William, soli e senza aiuti. Fortunatamente il piccolo Edgar viene presto adottato da Frances e John Allan, mercante di tabacco di Richmond, da cui prende il cognome. La famiglia Allan si occupa dell’istruzione del ragazzo sostenendo le spese dei migliori college. Dal 1815 al 1820, infatti, Edgar studia tra Inghilterra e Scozia. Pare che proprio durante quel periodo sviluppi il gusto per il gotico. Tornato in America, si iscrive all’Università della Virginia, ma qui inizia la sua vera discesa nelle tenebre. La morte prematura dei genitori e soprattutto l’assenza della madre biologica, pesano sul giovane che mostra una certa cupidigia e malinconia. Durante il primo anno di università, dati i suoi modi eccentrici viene allontanato dai compagni di studi e relegato in un angolo. L’unico svago del giovane diventano il gioco d’azzardo e l’alcool, vizio che segna la sua intera esistenza. Edgar trova nell’alcool il modo per fuggire alla malinconia e ai tristi ricordi di un tragico passato.

L’arruolamento e le prime pubblicazioni di Edgar Allan Poe

A causa dei suoi debiti di gioco e del vizio di bere, Edgar viene allontanato dal padre e costretto ad abbandonare gli studi. Povero e senza alcun sostentamento economico, nel 1827 parte alla volta di Boston, dove si arruola come soldato d’artiglieria con il nome Edgar A. Perry. Nello stesso anno avviene il suo esordio letterario con le raccolte Tamerlano e altre poesie, nel 1829 pubblica la raccolta Al Aaraaf, entrambe anonimamente. Le raccolte riscuotono poca attenzione da parte della critica. Dopo aver passato due anni a Boston, torna a bussare alla porta del padre ma questo, risposatosi e diventato padre di un bambino, decide di lasciare tutti i suoi averi al figlio biologico e nulla a figlio adottivo. Edgar viene fortunatamente accolto nella casa della zia Clamm di Baltimora e dalla cugina Virginia, che sposerà nel 1836.

L’inizio della carriera letteraria e gli anni d’oro

Dopo anni di incredibili difficoltà economiche, nel 1834 vince un concorso letterario per il racconto Manoscritto trovato in una bottiglia. Grazie alla notorietà raggiunta, Edgar Allan Poe diventa uno dei principali recensori del «Southern literary messenger», una rivista letteraria di Richmond. In quegli anni la sua fama di critico e scrittore cresce grazie a penetranti saggi su autori come Charles Dickens, Henry W. Longfellow, James F. Cooper e Nathaniel Hawthorne e a racconti di grande richiamo. Tra questi Il delitto della Rue Morgue (1841), considerato il primo racconto poliziesco della storia della letteratura, nel quale Poe introduce il detective C. Auguste Dupin, che ritroveremo anche in Il mistero di Marie Roget e La lettera rubata; ma anche i racconti che porranno le basi per la letteratura del terrore come La maschera della morte rossa e Il pozzo e il pendolo (1842). Raggiunge l’apice della sua notorietà letteraria nel 1845, anno in cui pubblica la seconda raccolta di racconti, Racconti di Edgar A. Poe, e il celeberrimo brano di poesia Il corvo, raccolto in Il corvo e altre poesie (1845). I suoi scritti saranno di ispirazione per alcune delle opere più note della letteratura, come Moby Dick di Herman Melville e Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.

Gli ultimi anni e la morte incerta

Nel 1847 la giovane moglie, malata da tempo di tubercolosi, muore ed Edgar sprofonda in uno stato di depressione, accompagnato dall’abuso di alcool. Nonostante le sue condizioni, riesce a pubblicare altre poesie e il libro Eureka, summa del suo pensiero filosofico. Durante un giro di conferenze dedicato al suo ultimo scritto, The poetic principle (1849), il poeta si ferma a Baltimora dove viene ritrovato, dopo tre giorni, in uno stato di semicoscienza. Muore pochi giorni più tardi, il 7 ottobre del 1849, per cause mai del tutto chiarite. Nel corso degli anni, infatti, sono state molte le ipotesi avanzate. Alcuni hanno ipotizzato che la morte fosse dovuta ad un eccessivo abuso di alcool, altri che lo scrittore fosse stato avvelenato, altri studiosi ancora che avesse contratto la rabbia o il colera. Il mistero della morte di Edgar Allan Poe continua a nutrire la curiosità di studiosi e appassionati.

La fortuna postuma di Edgar Allan Poe

Per molto tempo negli Stati Uniti, Edgar Allan Poe e la sua produzione letteraria sono stati poco apprezzati e posti in secondo piano nelle antologie. Nel frattempo, in Europa grazie alla corrente simbolista francese del secondo Ottocento, e in particolare a Charles Baudelaire che ne tradusse e ne commentò pazientemente l’opera, è stato riscoperto e adottato come modello. Definito come poeta maledetto, incapace di accontentarsi della superficialità delle cose e interessato al significato simbolico di tutto ciò che circonda l’uomo, è entrato di diritto nell’Olimpo letterario.

Citazione:

“I mostri più spaventosi sono quelli che si nascondono nelle nostre anime”.

“Gli uomini mi hanno chiamato pazzo; ma non è ancora chiaro se la pazzia sia o meno il grado più elevato dell’intelletto”.

Redazione Letturificio
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