LETTERATURA FEMMINILE

“Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop”, di Fannie Flagg

Pubblicato nel 1987, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è l’opera più nota della scrittrice americana Fannie Flagg. Questo libro conoscerà la grande fama grazie al film che ne sarà tratto nel 1991: Pomodori verdi fritti alla fermata del treno.

I pomodori che danno il titolo al libro sono la specialità del Caffè di Whistle Stop, piccola cittadina dell’Alabama in cui si svolgono i fatti.

L’espediente del racconto è l’incontro tra Evelyn Couch, quarantottenne frustrata, insoddisfatta del proprio matrimonio e la signora Cleo Threadgoode, anziana donna che Evelyn conosce alla casa di riposo dove è solita far visita a sua suocera.

Tra le due si instaura subito un legame particolare fatto di chiacchierate e scorpacciate di pasticcini. Durante questi incontri, la signora Threadgoode inizia a raccontare alla sua nuova amica la giovinezza trascorsa a Whistle Stop e il suo indimenticabile Caffè, teatro delle storie della piccola cittadina.

Il libro quindi si divide tra due linee temporali: il presente nella casa di riposo, 1985, e il passato nella cittadina dell’Alabama, a partire dagli anni ’20.

Ad ogni incontro il racconto della signora Threadgoode si fa sempre più coinvolgente e interessante sia per Evelyn, che per il lettore. Per farci immergere nell’atmosfera cittadina, Fannie Flagg, intervalla i capitoli al bollettino settimanale dei fatti avvenuti in città, tenuto da una delle casalinghe del posto.

Tutto comincia nella casa in cui la giovane Cleo viveva insieme ad Idgie, ragazza testarda, forte e sempre in lite con il mondo, e i suoi fratelli. Un giorno nella casa arriva un ospite, Ruth, amabile e dolce ragazza, e tutto cambia. Tra lei e Idgie si instaura un forte legame che durerà una vita intera e che porterà Ruth a trasferirsi, dopo tanti anni, definitivamente a Whistle Stop:

Ruth era di Valdosta, in Georgia, ed era venuta a Whistle Stop per trascorrere l’estate e occuparsi delle attività dei giovani battisti della nostra chiesa. Non avrà avuto più di ventuno o ventidue anni. Aveva capelli tiziano chiaro e occhi castani con ciglia lunghissime, ed era così dolce e delicata che tutti si innamoravano di lei a prima vista […]

In breve tempo anche Idgie, che all’epoca aveva sedici anni, rimane affascinata da lei, l’unica persona con la quale diventa docile:

Dove c’era Ruth, là c’era anche Idgie. Era una cosa reciproca. Si piacevano l’una l’altra e ogni sera le sentivamo ridere, sedute sotto il portico. Persino Sipsey prendeva in giro Idgie. Quando la incontrava da sola le diceva: “Ti ha morso il tarlo d’amore! Ti ha morso il tarlo d’amore!”

Qualche anno dopo, nel 1929, nel pieno della depressione, Ruth e Idgie con coraggio acquistano il famoso caffè: un unico grande stanzone posizionato proprio di fronte ai binari della cittadina che le due ragazze, con amore, abbelliscono e rendono accogliente.

Il rapporto tra le due non è descritto come una semplice amicizia, ma è qualcosa di più profondo, sicuramente amore da parte di Idgie.

Attraverso la storia del Caffè di Whistle Stop, Fanny Flagg ci racconta la situazione della donna in quel tempo, gli anni del dopoguerra e quelli della depressione, la discriminazione razziale e l’odio. Idgie e Ruth fanno del loro Caffè un luogo di riscatto e di aiuto, un baluardo per gli emarginati della società, accogliendo i vagabondi che bussano alla loro porta sul retro e offrendogli aiuto e un cibo caldo.

Pomodori verdi fritti si impone come una storia tutta al femminile alla quale prendono parte donne dei più svariati tipi. Fannie Flagg ci consegna un’opera nella quale è preponderante la forza delle donne, l’intraprendenza, la determinazione a liberarsi dagli uomini oppressori e dagli stereotipi. Ne sono un esempio Ruth che grazia all’aiuto di Idgie e Big George riesce a scappare dalle grinfie del suo violento marito, ma anche la stessa Evelyn che, grazie all’aiuto della signora Threadgoode, scoprirà una nuova sé e si riscatterà.

Il libro si propone di sdoganare pregiudizi razziali, sessuali e di genere. Rimane nel cuore del lettore la sincera amicizia che si instaura tra l’insicura Evelyn e la narratrice, personaggio chiave del romanzo, collante tra quel passato lontano, che racconta di un’altra America, e il presente.

Cleo Threadgoode salva i ricordi di quella piccola comunità dall’oblio e, allo stesso tempo, sottrae Evelyn da un futuro incerto. Una bellissima amicizia al femminile per la quale l’età non conta.

L’opera racconta i fatti di una piccola cittadina del sud degli Stati Uniti, ma è intrisa di riferimenti storici cruciali per quegli anni: il dopoguerra, il difficile periodo della depressione, le persecuzioni ad opera del Ku Klux Clan. Le storie degli umili personaggi con la loro semplicità colpiscono dritte al cuore del lettore, il quale si sente catapultato al bancone del Caffè di Whisle Stop, ad addentare i famosi pomodori verdi fritti.

Redazione Letturificio
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