LETTERATURA FEMMINILE

“Adorazione” di Alice Urciuolo: candidato Premio Strega 2021

Adorazione di Alice Urciuolo è tra i dodici candidati al Premio Strega 2021, il cui vincitore verrà decretato l’8 luglio (se volete saperne di più sui 12 candidati qui trovate il nostro articolo a riguardo). Alice Urciuolo esordisce con questo romanzo, che potremmo definire di formazione, dopo essere stata tra gli autori della serie di successo Skam Italia. Il libro, nella scorrevolezza e fluidità delle oltre trecento pagine, risente dell’esperienza di sceneggiatrice della Urciuolo che utilizza un lessico semplice, ben in linea con l’ambiente rappresentato.

In Adorazione seguiamo la vita di un gruppo di adolescenti della provincia di Latina, precisamente di Pontinia, che deve fare i conti con il tragico omicidio di una delle ragazze del gruppo, Elena, avvenuta per mano del ragazzo, Enrico. Si seguono quindi le vicende dei ragazzi nell’estate successiva alla morte di Elena. Quello che ad una prima impressione potrebbe sembrare un romanzo teen, in realtà nasconde una profonda riflessione sia su quell’età estremamente difficile che è l’adolescenza, ma soprattutto sul contesto sociale in cui si svolgono i fatti.

La provincia, che in questo caso è quella dell’Agro Pontino, non è solo teatro degli eventi narrati, ma diventa protagonista e soprattutto chiave di lettura necessaria per comprendere i personaggi e le loro scelte. Un luogo chiuso disseminato di tabù nel quale si preferisce non parlare dell’omicidio di un’adolescente, tacere davanti ad un tradimento, costringersi in relazioni che non hanno più senso di esistere. La provincia nella quale tutti si conoscono è consolatoria, ma allo stesso tempo ingabbia chi ci vive in preconcetti e pregiudizi, privilegiando ancora un sistema patriarcale e proponendo il modello machista come unico modello di riferimento. In questo luogo, nido-gabbia, qualunque azione viene giudicata e l’unico modo per evadere è guardare al di fuori.

Adorazione è un romanzo corale, ma le principali protagoniste della storia sono Diana, Vera e Vanessa che nell’estate successiva alla morte di Elena, a loro legata in maniere diverse, vivono profondi cambiamenti interiori. Diana combatte con il proprio corpo, a causa di una grande voglia che le segna la gamba e il gluteo e la condiziona da tutta la vita, imparando ad accettarsi. Vera, a causa di un padre assente e lontano, cerca attenzione da tutti gli uomini che la circondano a partire da suo fratello Giorgio, fino a Christian, con cui intraprende una tossica relazione divenendo la sua amante. Vanessa sembra essere la più riflessiva, quella maggiormente piegata dalla tragica storia di Elena, sua migliore amica. Ingabbiata in una relazione con il rampollo Gianmarco, riesce, da questi eventi, a trovare la sua identità sessuale e personale e ad essere libera.

Intorno alle protagoniste su citate ruotano molti altri personaggi, secondari ma essenziali, come i ragazzi del gruppo: Saverio, Giorgio, Gianmarco, Christian e i loro genitori. Tutti trame della stessa rete di quella provincia asfissiante, di una vita già decisa, programmata, che lascia poco spazio al cambiamento personale e all’emancipazione. Il sesso è centrale nella storia, richiamato a ricoprire il ruolo di elemento di scoperta, di riscatto, di seduzione, di possesso, di accettazione, di adorazione, appunto.

Sullo sfondo la morte di quella giovane ragazza, vissuta diversamente dai protagonisti. Gli adulti, Diletta, Manuela, Enza, Massimo tendono a tacere, a evitare il discorso, come se non parlandone non fosse mai successo. I ragazzi, a loro volta, ne parlano poco ma si interrogano sui segnali sfuggiti quando Enrico era troppo insistente, geloso, ossessionato da Elena, sul fatto di aver avuto la possibilità di evitare la tragedia e di non averlo fatto.

Leggendo Adorazione ci si può ritrovare in quei figli che non si sentono capiti, ma anche in quegli adulti che si sforzano di comprendere, cercando di abbattere muri generazionali a volte invalicabili.

L’autrice riesce a raccontare una generazione di adolescenti che ha gli stessi sogni e le stesse paura di sempre, ma che ha un nuovo strumento per esprimerli ed indagarli, i social network. Proprio attraverso questi, i personaggi cercano accettazione, approvazione, inclusione. Nonostante il gap generazionale, chiunque può ritrovarsi nei sentimenti di questi ragazzi, nelle loro desiderio di essere accettati, nella ricerca del loro posto nel mondo, in quei problemi esistenziali che segnano quel particolare periodo della vita. L’abilità della Urciuolo sta nell’essere capace di calare il lettore nell’adolescenza di provincia senza stereotiparla o stigmatizzarla, ma presentandone un quadro più che mai attuale.

Redazione Letturificio
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